Studio Dentistico Mauro Savone Via Nettunense 226, Cecchina (Roma)

La sterilizzazione nello studio dentistico

Attrezzature e passaggi operativi per sterilizzare gli strumenti del dentista

La sterilizzatrice a sfere di quarzo: è uno strumento "vecchio" ma straordinariamente utile, infatti è in grado di rendere sterile qualunque attrezzatura metallica nel giro di massimo 30 secondi (10 per gli strumenti più sottili) grazie alla sua temperatura operativa di oltre 240°. Naturalmente è impossibile usarla per sterilizzare oggetti in plastica, e sarebbe rischioso per oggetti di vetro, ma se è necessario riusare uno strumento metallico appena utilizzato, è possibile riaverlo sterile quasi immediatamente grazie a questo dispositivo.
La sterilizzatrice a sfere di quarzo: è uno strumento "vecchio" ma straordinariamente utile, infatti è in grado di rendere sterile qualunque attrezzatura metallica nel giro di massimo 30 secondi (10 per gli strumenti più sottili) grazie alla sua temperatura operativa di oltre 240°. Naturalmente è impossibile usarla per sterilizzare oggetti in plastica, e sarebbe rischioso per oggetti di vetro, ma se è necessario riusare uno strumento metallico appena utilizzato, è possibile riaverlo sterile quasi immediatamente grazie a questo dispositivo.
Vasca ad ultrasuoni: è un dispositivo con un vassoio interno in acciao inox, contenente acqua con -eventualmente- l'aggiunta di un liquido sterilizzante a freddo (normalmente a base di cloruro di benzalconio), nel quale vengono posati gli strumenti usati in attesa di sterilizzazione, dopo una prima sommaria pulizia. Una volta attivata, sia grazie al riscaldamento interno che soprattutto agli ultrasuoni, rimuove i residui particolati ancora presenti sugli strumenti. A sinistra della vasca è visibile una vaschetta inox per contenere le frese usate, anch'essa con liquido sterilizzante a freddo.
Vasca ad ultrasuoni: è un dispositivo con un vassoio interno in acciao inox, contenente acqua con -eventualmente- l'aggiunta di un liquido sterilizzante a freddo (normalmente a base di cloruro di benzalconio), nel quale vengono posati gli strumenti usati in attesa di sterilizzazione, dopo una prima sommaria pulizia. Una volta attivata, sia grazie al riscaldamento interno che soprattutto agli ultrasuoni, rimuove i residui particolati ancora presenti sugli strumenti. A sinistra della vasca è visibile una vaschetta inox per contenere le frese usate, anch'essa con liquido sterilizzante a freddo.
Tutti gli strumenti estratti dalla vasca ad ultrasuoni vengono lavati e risciacquati manualmente, per rimuovere i residui di materiale e le tracce di liquido disinfettante rimasti dalla vasca ad ultrasuoni (sono, a tutti gli effetti, "puliti"), e vengono quindi asciugati, imbustati e sigillati.
Tutti gli strumenti estratti dalla vasca ad ultrasuoni vengono lavati e risciacquati manualmente, per rimuovere i residui di materiale e le tracce di liquido disinfettante rimasti dalla vasca ad ultrasuoni (sono, a tutti gli effetti, "puliti"), e vengono quindi asciugati, imbustati e sigillati.
L'autoclave viene caricata con quegli strumenti che non richiedono imbustaggio, come pinze ortodontiche, piastre e vaschette in vetro, apribocca, spatoline, frese, e si avvia un "ciclo rapido" data l'assenza di buste.
L'autoclave viene caricata con quegli strumenti che non richiedono imbustaggio, come pinze ortodontiche, piastre e vaschette in vetro, apribocca, spatoline, frese, e si avvia un "ciclo rapido" data l'assenza di buste.
Un ciclo a parte viene eseguito con strumenti imbustati, manipoli da turbina e micromotore inclusi, che a causa della presenza delle buste (attraverso cui deve filtrare il vapore) richiedono sia una fase di preparazione che una di sterilizzazione più lunga.
Un ciclo a parte viene eseguito con strumenti imbustati, manipoli da turbina e micromotore inclusi, che a causa della presenza delle buste (attraverso cui deve filtrare il vapore) richiedono sia una fase di preparazione che una di sterilizzazione più lunga.
L'autoclave (in questo caso una Melag Vacuklav 31-B, un carro armato della sterilizzazione) è avviata e prepara il ciclo di sterilizzazione. Le autoclavi di classe B si differenziano da quelle più semplici (classe N e S) perché oltre a portare la camera stagna a temperature e pressioni elevate, sono anche dotate di una pompa per il vuoto grazie alla quale si ottiene il cosiddetto "frazionamento" del vapore acqueo. Il vuoto frazionato consiste nell'aspirare tutta l'aria dall'interno della camera (facendo il vuoto), immettendo successivamente vapore, tutto questo a più riprese, affinché tutta l'aria presente (anche quella nascosta nei materiali porosi o nei piccoli tubi delle attrezzature) venga sostituita da vapore acqueo ad elevata temperatura, in modo che non rimangano "sacche d'aria" a temperatura più bassa dove la sterilizzazione non avverrebbe. Alla fine del ciclo l'autoclave asciuga sottovuoto gli strumenti, che sono quindi pronti ad essere messi nei rispettivi cassetti.
L'autoclave (in questo caso una Melag Vacuklav 31-B, un carro armato della sterilizzazione) è avviata e prepara il ciclo di sterilizzazione. Le autoclavi di classe B si differenziano da quelle più semplici (classe N e S) perché oltre a portare la camera stagna a temperature e pressioni elevate, sono anche dotate di una pompa per il vuoto grazie alla quale si ottiene il cosiddetto "frazionamento" del vapore acqueo. Il vuoto frazionato consiste nell'aspirare tutta l'aria dall'interno della camera (facendo il vuoto), immettendo successivamente vapore, tutto questo a più riprese, affinché tutta l'aria presente (anche quella nascosta nei materiali porosi o nei piccoli tubi delle attrezzature) venga sostituita da vapore acqueo ad elevata temperatura, in modo che non rimangano "sacche d'aria" a temperatura più bassa dove la sterilizzazione non avverrebbe. Alla fine del ciclo l'autoclave asciuga sottovuoto gli strumenti, che sono quindi pronti ad essere messi nei rispettivi cassetti.
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