recessione papilla interdentale

[Blue89]

Buongiorno Dottore. prima di tutto vorrei farle i miei complimenti per il sito e per la cortesia con cui risponde ai quesiti che le vengono sottoposti. Il mio dubbio, o meglio la definire curiosità, riguarda la rigenerazione della papilla interdentale.
Per mia negligenza non ho eseguito per un po' di tempo l'igiene orale professionale con il risultato che in alcuni denti, dopo la rimozione del tartaro si sono formati dei triangoli neri. Quelli sul versante inferiore mi disturbano davvero poco perchè sono piccoli e poco visibili.
Tra incisivo centrale superiore e quello laterale si è formato un triangolo nero di circa 2-3 mm mm che invece è esteticamente poco bello . Questo problema si è manifestato nel gennaio scorso del 2020 dopo la seduta di igiene orale. In questi 13 mesi ho effettuato una nuova seduta di igiene orale ma nonostante la pulizia meticolosa dell'area con l'utilizzo molto delicato di filo interdentale, che mi ha consentito di evitare che in questa si riformasse del tartaro, non ho notato miglioramenti per ciò che concerne la ricrescita della papilla interdentale ( si chiama cosi, giusto?).
Cercando su Internet ( so che è sbagliato) ho letto che talvolta vi è stata una ricrescita di papilla dopo anni. Io dopo un anno e qualche mese non ho notato alcun miglioramento. . Qualche mese fa veci una visita e mi dissero che non si vedevano perdita di osso né problemi parodontali. La gengiva ha il classico aspetto a buccia di arancia. Posso sperare in una ricrescita spontanea ? Qualora questa non avvenga spontaneamente esistono delle tecniche per risolvere il problema? Leggevo che una metodica non invasiva anche se temporanea consisterebbe nell'iniezione di acido ialuronico . Leggevo anche di tecniche chirurgiche .Fermo restando che i tariffari variano da professionista a professionista potrebbe dirmi, secondo lei, a quanto ammonterebbe orientativamente il costo di un simile intervento sia esso chirurgico o di infiltrazione con acido ialuronico.

[Mauro Savone]

La gengiva riesce a spingersi di solito fino a 3mm oltre il livello osseo, negli spazi interdentali questa altezza può aumentare come risultato dello schiacciamento del tessuto tra i denti, che quindi viene accompagnato verso l'alto. Strano che non siano visibili perdite verticali di osso sulla radiografia.
Putroppo non penso che nel tuo caso, ormai, assisterai ad una significativa ricolonizzazione dello spazio da parte della papilla, se non hai notato alcun cambiamento nell'ultimo anno... gli interventi di cui parli non sono terapie che eseguo direttamente nel mio studio, giacché rientrano nell'odontoiatria puramente estetica, e non ho un riferimento di tariffario personale da darti né potrei azzardare a indovinare le parcelle dei colleghi!

[Blue89]

Dottore, la ringrazio per la gentile e cortese risposta. Come può immaginare questo spazio mi arreca parecchio fastidio sopratutto quando in esso non ristagna la saliva che riesce in parte a nascondere il problema.
In un anno non ho notato effettivamente alcun miglioramento o ,magari se c’è stato , è talmente impercettibile tanto da non risultare visibile in modo nitido. Ho visto che alcuni dentisti risolvono il problema attraverso l’otturazione dello spazio ma questa metodica modifica spesso la forma del dente stesso conferendogli forma innaturale.
Sarei più propenso ovviamente a soluzioni anche chirurgiche a patto che abbiano un costo non eccessivo. Nell’articolo che lessi online si parlava di ricrescita dopo svariati anni ed il paziente in questione non aveva perdita ossea. Io ho disponibile soltanto una panoramica a casa ma dubito che da questa si possa capire se c’è o meno una perdita ossea. Secondo lei quale sarebbe la soluzione migliore per risolvere questo problema estetico ?
Colgo l’occasione per sottoporle una mia curiosità. Ho un diastema tra incisivo centrale e laterale superiore che vorrei chiudere. Lo spazio è di circa 2 mm e mezzo tra un dente e l’altro. In linea teorica il materiale per l’otturazione va messo in entrambi i denti o soltanto in uno. Non avendo otturazioni se non una soltanto in un molare ho paura che da vicino si vedrebbe che non è smalto vero e proprio ma composito. È un dubbio reale o le ultime tecnologie sono in grado di riprodurre in modo fedele la consistenza dello smalto? Inoltre si percepisce passando la lingua che si tocca la parte otturata e non lo smalto vero e proprio?

[Mauro Savone]

Con un diastema frontale di 2.5mm, direi che una papilla leggermente in recessione dall'altro lato sia l'ultimo dei problemi!
Prima casomai risolvi quello, una buona ricostruzione su entrambi i lati non si distinguerebbe dal resto del dente, e per analogia dopo aver allargato così tanto i denti per chiudere un diastema così ampio, modificare la forma dei denti prospicienti la papilla atrofica sarebbe il minimo... devi mettere tutto nella giusta prospettiva.