La paziente è una sozzona senza speranza, il dentista è sufficientemente bravo da
- Estirpare i residui di lasagna del natale precedente
- Convincere la paziente a pulirsi i denti
- Una volta appurato che la paziente ha fatto pace con lo spazzolino (e non prima), costruire una protesi ben fatta
La paziente dopo un po' litiga di nuovo con lo spazzolino, e si ricominciano ad accumulare i resti di colazione pranzo e cena dovunque, con relative colonie batteriche al seguito; il dentista richiama la paziente, insiste perché faccia di nuovo amicizia con lo spazzolino, ma la paziente se ne infischia, e quel poco che le è rimasto in bocca finisce per rovinarsi, facendo fallire la protesi.
La paziente va da un altro dentista per fare una nuova protesi, e denuncia il dentista precedente perché lei -la paziente- è una emerita sozzona e la protesi non ha resistito alle carriole di placca presenti nella sua bocca.
Il giudice dà ragione alla paziente, e condanna il dentista a pagare, perché quest'ultimo non aveva scritto da nessuna parte che la paziente doveva pulirsi i denti, ma glielo aveva solo detto a voce.
Non è una storia inventata, questo è l'articolo, di cui riporto un estratto:
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