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Come usare mascherina e guanti ai tempi del coronavirus

il blog di un dentista

Il covid-19 imperversa e dovete barcamenarvi tra mascherine, amuchina mani e distanza di sicurezza?

Ho visto così tanti orrori nell'uso dei dispositivi di protezione individuali, che ho ben pensato di scriverci un articolo; ragazze che portano i guanti e ci si aggiustano i capelli, signore vegliarde che indossano una mascherina tutta accartocciata sotto il naso e ci giocerellano con le dita, altri che toccano di tutto e poi con le stesse dita si grattano il naso ed il mento... inorridisco al solo pensiero.

Dovete impedire che il virus entri nel vostro corpo, e qualcuno che vi starnutisce addosso non è l'unico rischio che correte, anzi! Il pericolo maggiore siete voi stessi, e finché non entrate nel giusto schema mentale continuerete a correre rischi inutili.

Intanto, bisogna diventare intransigenti con l'igiene e l'uso delle proprie mani, quasi al limite della paranoia; durante il giorno si toccano e si maneggiano così tanti oggetti e superfici diverse che neppure ce ne rendiamo conto, e finché la pelle delle mani è integra (nessuna ferita o escoriazione) non c'è problema, ma basta che non vi tocchiate la faccia dopo!

Come si puliscono le mani? Acqua e sapone, o, se non sono proprio sporche, gel igienizzante (ma va benissimo anche l'alcool etilico denaturato preso al discount, e diluito al 70% di contenuto di etanolo aggiungendo poca acqua ossigenata, e acqua semplice per il resto), bisogna strofinare energicamente per pulire ogni millimetro quadrato delle vostre mani, unghie e angoli tra le dita compresi, quindi se avete usato acqua e sapone le si asciuga con un panno che siete sicuri è pulito, o della carta usa e getta, oppure se è soluzione alcoolica le si fa asciugare all'aria, ma se pulite a fondo vedrete che si asciugheranno da sole mentre strofinate. Qualunque cosa facciate, non comprate i disinfettanti pronti venduti a peso d'oro dagli sciacalli, l'alternativa efficace esiste e potete farvela da soli per due lire.

Come si usano le mani? Come volete, a patto di sapere dove sono state e cosa ci avete fatto dopo l'ultima volta che ve le siete pulite, così da non spalmarvele sulla faccia piene di coronavirus e chissà cos'altro.

Esempi:

  • vi prude il naso da morire? Se avete toccato qualunque altra cosa dopo esservele lavate, dovete resistere all'impulso di grattarvi, oppure lo potete fare col dorso della mano, se siete sicuri che con quella parte non avete toccato nulla (dopo una stretta di mano neppure il dorso è più pulito)
  • le avete appena lavate e non volete sporcarvele immediatamente afferrando una busta della spesa o una maniglia? sporcatele un po' alla volta, usando magari il mignolo e/o l'anulare per toccare ciò che dovete toccare, così rimangono ancora puliti pollice indice e medio per grattarvi il naso; naturalmente non dovete far entrare mignolo e anulare in contatto col resto delle dita e in generale della mano
  • avete lavato le mani e poi afferrato un oggetto "pulito"? pensateci 3 volte, è davvero "pulito" quell'oggetto? siete proprio sicuri che non sia venuto a contatto con qualcosa di contaminato prima che voi lo toccaste?

In generale, qualunque cosa che entra in contatto con la vostra faccia deve essere assolutamente pulita: le vostre mani, la forchetta, il fazzoletto di carta, il collo del maglione, la sciarpa, la fronte o la bocca del vostro nipotino... pensateci sempre 3 volte prima, perché se lo fate dopo, ormai è troppo tardi. Diventerà una autoviolenza, perché la naturalezza del fare le cose senza doverci sempre pensare viene meno, ed in effetti il nostro sistema immunitario viene allenato proprio entrando in contatto con organismi estranei, ma questo virus è così nuovo e così cattivo che se ci veniamo in contatto, è possibile che ci faccia morire prima che il sistema immunitario riesca a combinare qualcosa di utile.

Qualche esempio di giro trasverso con cui ci si potrebbe infettare:

  • Aldo fa il postino, e consegna una raccomandata a Barbara, che è contagiata e ha appena starnutito sul palmo della mano; Barbara firma la ricezione della raccomandata col pennino sulla tavoletta digitale; Aldo continua quindi il suo giro e consegna un'altra raccomandata a Carlo, che usa lo stesso pennino per firmare, contaminando di covid-19 la propria mano; Carlo però è previdente, e quindi prima di grattarsi il naso si è lavato le mani; peccato però perché prima di lavarsi le mani, ha usato le chiavi per chiudere l'ufficio e tornare a casa; ora il virus si trova sul mazzo di chiavi, che lui usa per aprire la porta di casa e poi appende all'ingresso; Diana, la moglie di Carlo, prende le chiavi contaminate e le usa per scendere nel ripostiglio, che essendo polveroso la fa starnutire, lei si copre naso e bocca con le mani (con cui ha toccato le chiavi), e viene contagiata dal coronavirus di Barbara; in tutto questo Barbara e Diana non si conoscono, e non si sono mai avvicinate tra di loro a meno di 10km!
  • Arianna va a fare la spesa al supermercato dopo mezz'ora di fila, tutti con guanti e mascherina, in attesa del proprio turno; quando entra va diretta al banco della carta igienica, per prenderne un po' prima che venga razziata da qualche casalinga disperata fissata con la fine del mondo; prima di lei, Beatrice, che era stata poc'anzi in metropolitana con la sua fedele mascherina FFP3 e si era salvata dal contagio proprio grazie a quest'ultima (che quindi ha trattenuto sulla sua superficie il virus), si riposiziona la mascherina sul viso perché le stava dando fastidio, e lo fa toccandola sul davanti, contaminando le sue mani col coronavirus che aleggiava in metropolitana; con quelle mani Beatrice fruga tra le confezioni di carta igienica, perché lei cerca quella morbida a tre veli, e non vuole i maxirotoli di quella compatta a due veli, scansando i quali li ricopre del covid-19 metropolitano; Arianna infila nel carrello proprio quella compatta a 2 veli, che piace tanto alla zia Cesira, lei fortunatamente ha i guanti che in maniera corretta butta via appena esce dal supermercato così poi può grattarsi il naso in tutta libertà, ma mai penserebbe di dover disinfettare la confezione della carta igienica prima di riportarla alla zia Cesira... immaginate il resto della storia.

Sono storielle articolate ed i nomi sono stranamente in ordine alfabetico? Sicuro. Sono così improbabili? Neppure un po', anzi sono verosimili, e sono convinto che più di qualcuno sia rimasto contagiato in un modo simile.

 

- Sì va bene, ma quand'è che ci parli di mascherine guanti e distanza di sicurezza come hai promesso nel titolo?

Le mascherine sono sopravvalutate. Intanto non c'è alcun motivo di indossarle quando si è fuori casa e non c'è nessuno, o quasi, nei dintorni (a meno che non siate deboli di salute); io non ho ancora indossato una mascherina aldifuori del mio studio (e devo centellinare quelle che ho siccome non ho alcuna intenzione di pagarle 10 volte il prezzo normale dagli sciacalli di ebay, giacché anche i miei fornitori hanno terminato le scorte). Ha senso indossare una mascherina solo se ci si trova in un luogo chiuso assieme ad altre persone, ed anche in quel caso, se non si tratta della famosa FFP3, non ha una considerevole efficacia, ma meglio di niente.

Qualche direttiva sulle mascherine:

  • assicurarsi di avere le mani pulite quando le si posiziona
  • sistemare bene i lacci o l'elastico appena indossata, in maniera tale che sia subito ferma, comoda e soprattutto che naso e bocca siano ben coperti, senza fughe d'aria sui bordi, modellando quindi correttamente il ferretto sul naso
  • mai mai mai e poi mai toccare la superficie frontale della mascherina
  • la mascherina va tolta dai lacci, o dagli elastici, con le mani pulite, e dopo averla gettata via, bisogna lavarsi nuovamente le mani
  • e già, la mascherina va gettata via dopo il primo e unico uso, perché ammettendo che abbia svolto la sua funzione, ormai è contaminata, e non c'è alcun modo scientificamente garantito per disinfettarla, e ovviamente sarebbe folle rimettere una mascherina contaminata
  • diffidare da mascherine fai-da-te, ovvero son sempre meglio che niente, ma se diventano la scusa per adottare comportamenti a rischio con la scusa di averle, allora è meglio non indossarle e mantenere le giuste precauzioni e distanze
  • il difetto più comune di una mascherina, prima di quanto bene o male filtra, è quanto bene sigilla lungo i bordi, e quelle chirurgiche semplici non sono eccelse a tale scopo, ma quelle artigianali sono normalmente del tutto insufficienti

I guanti sono un altro capitolo. Vi dico una cosa sconcertante: tra indossare un paio di guanti chirurgici, o usare le mani nude pulite e con la pelle integra (zero ferite), non c'è quasi alcuna differenza.

  • i guanti chirurgici proteggono moderatamente le mani, offrendo una scarsa difesa da temperature elevate e da oggetti taglienti, e nessuna difesa dalle ferite traumatiche
  • l'utilità principale dei guanti è il poterli usare per toccare oggetti molto contaminati (e non taglienti), e poterseli poi togliere e buttarli via ritrovandosi le mani ancora "pulite"
  • perché sia vero quanto sopra, i guanti vanno tolti sfilando il primo tirandolo via dal polso, e tenendolo nel pugno chiuso della mano guantata, quindi sfilando l'altro possibilmente infilando le dita della mano sguantata dentro il polso del guanto, senza toccare la superficie esterna, accartocciare il tutto, che a questo punto sarà esposto all'esterno con la superficie interna, "pulita", dei guanti, e gettarlo in un incerenitore. No scherzo, basta una pattumiera
  • se coi guanti toccate un oggetto contaminato, e sempre coi guanti vi grattate il naso, contrarrete il covid-19 esattamente allo stesso modo di come succederebbe a mani nude
  • la conclusione pratica è che, se non avete ferite aperte sulle mani, non c'è alcun vantaggio a usarli per fare la spesa o in generale uscire di casa, piuttosto che disinfettarsi frequentemente le mani con una soluzione alcoolica al 70%

La distanza di sicurezza fissata a 1m serve a difendersi dalla propagazione degli sputacchi generati da colpi di tosse e starnuti; alcune ricerche recenti sostengono addirittura che questa distanza dovrebbe essere aumentata a 4.5m; questo non significa che passare a meno di un metro di distanza da una persona contagiata fa magicamente contrarre il virus, se infatti la persona contagiata non tossice, o starnutisce, o sputazza mentre parla, o vi spalma sul viso il fazzoletto sporco con cui si è appena soffiato il naso, allora non c'è modo con cui vi possa contagiare; tuttavia siccome è possibile che succeda una qualunque di queste cose, continuate a star lontani almeno 1m da altre persone ché tanto non costa nulla.

Torno infine sui disinfettanti per mani. L'efficacia dell'alcool raggiunge il livello massimo ad una concentrazione del 70%, di meno o di più e la potenza con cui uccide i microrganismi si riduce, quindi è sufficiente l'etanolo del discount allungato con acqua. Come fare a calcolare quanta acqua aggiungere? Facile facile: concentrazione dell'alcool denaturato diviso 70. Ad esempio, con alcool denaturato al 90%, dovete dividere 90 per 70, con un risultato di circa 1.26, cioè 1.26 litri. 1 litro ce lo avete già in bottiglia, dovete aggiungere 26cc di acqua a quel litro per ottenere alcool etilico al  70%. L'aggiunta di acqua ossigenata e glicerina (sempre inclusi in quei 26cc) che trovate nella ricetta dell'OMS serve a dare, rispettivamente, un potere disinfettante leggermente superiore, e una consistenza più densa, ma nessuna delle due cose è fondamentale, tra le due preferirei il perossido di idrogeno.

Buona fortuna, state a casa, non finite tutta la carta igienica nei supermercati, e lavatevi sempre le mani, sozzoni che non siete altro.

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gravatar di Mauro Mauro
5 May 2020, 18:16
Personalmente, dopo essermi confezionato una bottiglietta spray con alcol etilico al 70%, spruzzo tutte le superfici degli alimenti che riporto dal supermercato (così come il volante, la leva del cambio e del freno a mano, le frecce, la maniglia interna ed esterna della porta e la manopola del finestrino, il pulsante di rilascio e la fibbia della cintura di sicurezza, le chiavi... ci siamo capiti; inoltre mi trattengo stoicamente dal toccarmi qualunque punto del viso quando sono fuori casa, anche quando il prurito è intollerabile).
Onestamente non seguo tutte le ricerche che vengono pubblicate, perché finirei per alimentare un senso montante di oppressione psicologica, ma i dati sui quali sono rimasto aggiornato sono "fino a 9 giorni in condizioni ottimali", e "diverse ore su carta e cartone" che sembrano essere le superfici in assoluto più svantaggiose per il virus, giacché essendo assorbenti asciugano le goccioline infette, facendo denaturare il virus. Invito comunque a cercare informazioni più attendibili, specificamente su pubmed piuttosto che genericamente su google.
gravatar di Arianna Arianna
5 May 2020, 11:53
Buongiorno,
approfitto di questo interessantissimo spazio per sottoporle una mia curiosità che spero possa aiutarmi a chiarire. Ho letto con particolare interesse i suoi esempi di contagi "indiretti" e le confesso che già dall'inizio della pandemia rappresentano la mia principale fonte di preoccupazione, perché a differenza della ormai famosa "distanza di sicurezza" (che con le dovute accortezze è una variabile relativamente facile da controllare, tanto più lavorando da casa e uscendo solo un'ora a settimana per spesa e commissioni) e della corretta igiene delle mani (che peraltro dovrebbe già essere una abitudine consolidata, aldilà del Covid-19) l'eventuale contaminazione degli oggetti che si introducono in casa rischia di diventare una situazione molto più complessa da gestire.
Che fare quindi? Sanificare con soluzione alcolica la spesa al ritorno dal supermercato? E con i prodotti venduti "sfusi" (tipo pane e panini) come si fa?
Quello che mi domando da giorni è piuttosto quanto possa sopravvivere il Covid-19 su una superficie. Premetto che non ho solo qualche lontana reminiscenza scolastica in materia, però mi sembra di ricordare che alcuni tipi di virus (tipo l'HIV) hanno vita breve al di fuori dell'organismo che li ospita (quindi se malauguratamente ci si punge con una siringa infetta abbandonata da giorni i rischi di trasmissione diventano molto remoti). Questo vale anche per il Covid-19? Dopo quanto tempo possiamo ritenere che il mazzo di chiavi dell'esempio 1 o la carta igienica dell'esempio 2 siano ormai diventati "innocui"?
Grazie e complimenti per l'interessantissimo spazio online
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