ponte provvisorio veramente necessario?

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evelina 2

Messaggio da evelina 2 » 29 set 2010, 8:17

Caro dottore, le scrivo per avere dei chiarimenti dal momento che, per una serie di eventi e non solo per quello che le descriverò, non mi fido più del dentista da cui sono in cura.
Porto un apparecchio ortodontico fisso solo per l’arcata inferiore da 11 mesi. Motivo: correggere le posizioni errate assunte dai miei denti, in conseguenza ad un’estrazione di un molare avvenuta circa 28 anni fa e ricreare lo spazio del dente mancante per poterlo rimettere.
Durante il mese di agosto, a causa di un ferro dell’apparecchio che batteva all’interno della guancia sinistra, mi è venuta una brutta iperplasia e, al rientro delle ferie estive, il mio dentista mi ha detto che bisognava assolutamente togliere l’apparecchio (solo nella parte interessata, dove d’altronde i denti avevano ormai le giuste posizioni). Però mi ha obbligato a fare un ponte provvisorio per inserire un elemento (secondo me un ammasso in resina informe) nello spazio del molare mancante, per poter bloccare le posizioni raggiunte con l’uso dell’apparecchio fisso.
Le mie domande:
1)Ma questo ponte provvisorio era veramente necessario? é possibile che in pochi mesi i denti si spostino di nuovo, considerando che naturalmente ci sono voluti quasi 30 anni per arrivare alla situazione che avevo prima di mettere l’apparecchio ortodontico?
2) Può essere che un ponte in resina, che ha richiesto soltanto 2 ore di lavoro in mia presenza, e che mi sta creando anche una bella gengivite, costi ben 450 euro?
3) Questo ponte in resina, anche se fosse stato veramente necessario, non sarebbe dovuto essere a spese del dentista, dal momento che l’iperplasia è stata provocata dal medico stesso con l’apparecchio?
4) Eventualmente il costo del ponte provvisorio non dovrebbe essere ammortizzato con il costo futuro del ponte definitivo?
5) Vista la situazione, quanto mi costerebbe una visita da lei?

La ringrazio per l’attenzione e aspetto fiduciosa una sua risposta

Evelina

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Mauro Savone
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Messaggio da Mauro Savone » 29 set 2010, 15:12

Cara Evelina
è proprio vero, basta una incomprensione non risolta tra medico e paziente, e può venir meno un intero rapporto di fiducia costruito nel tempo.
Posso dirti, da ciò che capisco dal tuo racconto, che la scelta di posizionare nel "buco" un ponte provvisorio sia stata piuttosto ragionata e condivisibile, bisognerà poi valutare in che modo l'apparecchio desse fastidio in quella zona, e se non fosse possibile magari modificare quello, per renderlo più "vivibile", piuttosto che ricorrere ad una protesi provvisoria che ti risulta scomoda; do per scontato che la programmazione futura sia quella di rimettere il dente mancante con un impianto.
Rispondo con ordine ai vari punti:
1) La recidiva ortodontica è tanto più notevole quanto più "fresco" è lo spostamento; in altre parole, togliere l'apparecchio immediatamente dopo aver finito lo spostamento, significherebbe il rischio concreto che il dente ritorni inclinato come un elastico teso che viene rilasciato; meglio invece usare qualunque cosa che sia in grado di mantenerlo nella posizione raggiunta (nel tuo caso, la protesi provvisoria);
2, 3 e 4) Gli onorari dei liberi professionisti, medici in testa, ed il metodo di gestire i pagamenti, sono quanto mai variabili, e dipendono da tanti fattori diversi (proprio per discutere su questo sul mio sito ho scritto una pagina apposita, "i costi"), quindi non sono in grado di valutare obiettivamente quello che mi racconti; in linea di massima, se davvero si è trattato di un semplice "ponte rimovibile" in resina con ganci, e nient'altro, il costo nel mio studio sarebbe stato di circa 100€, tuttavia come ti dicevo ci sono troppe variabili da tenere in conto;
5) A mio avviso, la prima cosa che dovresti fare è parlare col tuo attuale dentista, fargli presente nella maniera più chiara possibile i tuoi dubbi e perplessità, e valutare l'opportunità di recuperare il rapporto di fiducia; se la sua risposta alle tue richieste dovesse essere insoddisfacente, puoi scegliere a cuor leggero di chiedere altri pareri, e penso che se volessi venire a trovarmi, la nostra prima "chiacchierata" non ti costerebbe nulla.

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Messaggio da Evelina » 30 set 2010, 15:24

Grazie, le sue risposte mi piacciono e mi preparano bene all'appuntamento di domani con il famelico dentista. Dal momento che la discussione con lui è già iniziata ed è aperta, ora ho le idee più chiare su cosa è meglio tacere e su cosa insistere.
Comunque sono sicura che il mio dottore (ce l'avrà la laurea?) con i suoi lavoretti provvisori un po' costosi arrotonda le entrate perché non è la prima volta che me li propone.
Penso che prossimamente prenderò un appuntamento con lei per una visita-chiaccherata.
A presto evelina

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Messaggio da Mauro Savone » 30 set 2010, 16:44

Mai tirare conclusioni affrettate, ogni medico ha il suo personale metodo di lavoro; prima chiarisci, e poi scegli cosa fare... in bocca al lupo!

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Messaggio da Evelina » 6 ott 2010, 21:37

Come è andato a finire l’incontro di venerdì con il famelico dentista? Una mezz’ora di lavoro senza parole, né da parte mia né da parte sua, per rifinire il ponte provvisorio che era ancora molto rozzo e al termine le parole del dottore: “il mio rapporto con lei finisce qui, non posso lavorare con una paziente che non ha fiducia in me”.
Da lì è partita la vera lite: può un dentista lasciarmi con un apparecchio fisso in bocca senza terminare il lavoro che ho già pagato? È vero che il 27 Ottobre sarebbe scaduto l’anno, ma ancora mancavano 26 giorni e per di più il lavoro ortodontico prevedeva un tempo di 12-15 mesi.
Senza andare più nei dettagli, adesso mi trovo con un ponte provvisorio che non avrei voluto e con un apparecchio ortodontico fisso che deve finire il suo lavoro.
Se dovessi venire da lei, sarebbe possibile continuare il lavoro sul mio apparecchio ortodontico senza iniziare di nuovo tutto da capo (sia da un punto di vista economico sia per quanto riguarda la durata della cura)?
Certo che mi pare proprio strano iniziare un rapporto con un nuovo dentista in questa maniera!
Grazie e a presto
Evelina

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Messaggio da Mauro Savone » 7 ott 2010, 11:42

Mi sono permesso di rimuovere un paragrafo del tuo messaggio, siccome non aveva a che vedere con una questione "clinica"; anche se non hai fatto nomi, cerco comunque di mantenere il forum il più "asettico" possibile, se capisci cosa intendo.

Indipendentemente da tutto il resto, capisco il collega, neppure io riuscirei a lavorare con un paziente se so che non si fida di me; il problema nel tuo caso è che, da quanto ho capito, la tua fiducia è venuta meno solo in corso d'opera. Se la cosa fosse stata evidente sin dall'inizio, si sarebbe potuto evitare del tutto di iniziare il lavoro, ma, a terapia inoltrata, non è semplice "chiudere il rapporto" come se nulla fosse.
A questo punto, visto che ho l'impressione che purtroppo la rottura nei rapporti sia difficile da recuperare, non saprei cosa suggerirti; se vuoi chiedere il mio intervento sono ovviamente a disposizione, anche se preferisco usare un canale privato, che sia telefonico o per posta elettronica (vedi la pagina "dove sono"), il forum è più che altro indirizzato a discussioni di interesse generale.

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Messaggio da Evelina » 8 ott 2010, 8:32

Anche lei afferma che non riuscirebbe a lavorare con una paziente che avesse perso fiducia nel suo dentista, ma io, facendo un paragone con il mio lavoro (insegno matematica e scienze in una scuola media), ragiono in un’altra maniera. Potrei approfittare della mia posizione da insegnante per trattare male e magari non seguire più un alunno che mostrasse di aver perso fiducia in me?
Non lo farei mai piuttosto, sicura di riuscirci, cercherei di riconquistare la sua fiducia. E se non lo facessi, il ragazzo avrebbe ragione ad avere dei dubbi su di me.
É vero che si tratta di tutt’altra professione ma, d’altronde, lavoro con materiale umano anch’io. L’unica grande e sana differenza è che dietro al mio lavoro non c’è nessuno scopo di lucro.
Non pensa che se anche tutti i dentisti fossero stipendiati dal ministero della sanità le cose andrebbero meglio e che ci sarebbe più professionalità in giro?
Ci sono dentisti della ASL che potrebbero seguire il mio apparecchio ortodontico? Perché si sente parlare solo di dentisti privati?

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Messaggio da Mauro Savone » 8 ott 2010, 11:05

Il problema è stato che la fiducia sia venuta meno in corso d'opera; in quel caso interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro non è semplice, come ti dicevo, siccome il medico si assume la responsabilità del trattamento una volta che lo inizia.
Tuttavia l'ultima mia intenzione per questo forum è quella di usarlo per valutare la condotta dei miei colleghi, e le mie risposte sono da intendersi solo come personali valutazioni. E' obiettivamente vero che per un medico risulta estremamente difficoltoso lavorare con una persona che non ha fiducia; cioò premesso, scegliere tra rinunciare al mandato, o sforzarsi di riconfermarlo, sta alle decisioni e valutazioni del singolo.

Alla tua domanda rispondo, in limpida onestà di pensiero, che no, sono convinto che non ci sarebbe alcun miglioramento di "professionalità" con lo scenario che auspichi, ma semplicemente una "evoluzione" dei difetti più frequenti della professione, in difetti di tipo diverso ma altrettanto sostanziali.
La "professionalità" (un termine troppo generico secondo me, e abusato negli slogan promozionali) viene dall'iniziativa individuale, e la sua mancanza sarebbe evidente tanto in ambito privato quanto nel pubblico.
Tieni anche presente che molte strutture pubbliche dove viene praticata l'ortodonzia fissa applicano ormai degli onorari paragonabili al privato, in un regime non più di ticket.

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