Buongiorno,
mi è stata tolta al secondo molare superiore sinistro un'otturazione in amalgama e ricostruito in composito poiché il dente era estremamente sensibile solo al freddo.
Alcuni giorni dopo e anche adesso ( un mese dopo ) però mi provoca fastidio sia il dente curato sia sotto l'orecchio sinistro soprattutto di notte se respiro dalla bocca ed è sensibile al freddo.
Il dentista mi ha detto eseguendo anche una lastra, che l'otturazione era piccola e lontana dalla camera pulpare e di aspettare nell'eventualità si formi la dentina di reazione. Se invece il dolore non passasse di riaprirlo e medicarlo con ossido di zinco ed infine se la situazione peggiorasse di devitalizzarlo. Secondo lei si tratta di ipermia pulpare o pulpite? Nel secondo caso come è possibile che il dente sia andato in pulpite se l'otturazione era piccola?
Grazie di tutto e a presto!!!
fastidio al dente e all'orecchio anche dopo un mese dall'otturazione
-
Mauro Savone
- Site Admin
- Messaggi: 2416
- Iscritto il: 30 lug 2010, 18:38
Non c'è beneficio nello scoprire le cause del tuo fastidio, quello che serve è eliminarlo, a prescindere.
E' chiaro che c'è una ipersensibilizzazione pulpare in corso, e se l'intensità è tale da diventare dolorosa già solo al passaggio dell'aria, per giunta ancora ad un mese di distanza, io probabilmente mi orienterei sin da subito verso una cura canalare.
E' chiaro che c'è una ipersensibilizzazione pulpare in corso, e se l'intensità è tale da diventare dolorosa già solo al passaggio dell'aria, per giunta ancora ad un mese di distanza, io probabilmente mi orienterei sin da subito verso una cura canalare.
-
ginesio
la ringrazio per la risposta.
Le volevo chiedere se essendo solo un fastidio ( ed il dolore al freddo e alla masticazione va diminuendo ), non un vero e proprio
dolore, sia auspicabile aspettare un po' nella speranza che la dentina di reazione o sclerotica si formi.
Se il fastidio sordo ma non pulsante, si genera anche spontaneamente e senza stimoli esterni, si può parlare ancora di ipermia attiva
o si tratta sicuramente di una pulpite irreversibile?
Il mio scopo e speranza è quello di salvare il dente senza devitalizzarlo.
Le volevo chiedere se essendo solo un fastidio ( ed il dolore al freddo e alla masticazione va diminuendo ), non un vero e proprio
dolore, sia auspicabile aspettare un po' nella speranza che la dentina di reazione o sclerotica si formi.
Se il fastidio sordo ma non pulsante, si genera anche spontaneamente e senza stimoli esterni, si può parlare ancora di ipermia attiva
o si tratta sicuramente di una pulpite irreversibile?
Il mio scopo e speranza è quello di salvare il dente senza devitalizzarlo.
-
Mauro Savone
- Site Admin
- Messaggi: 2416
- Iscritto il: 30 lug 2010, 18:38
Dalle domande tecniche che mi poni, è evidente che hai scandagliato il web in lungo ed in largo cercando la risposta ai tuoi quesiti.
La parola giusta è "iperemia", e indica un aumento del flusso sanguigno attraverso un organo, in questo caso la polpa del dente, che si verifica normalmente durante uno stato di sofferenza con reazione infiammatoria dei tessuti.
Le risposte migliori sono quelle semplici, anche a beneficio degli altri lettori che si imbatteranno su questa pagina, quindi ti dico che se il fastidio non interferisce con la vita di tutti i giorni, e soprattutto va scemando, allora è ovviamente una buona idea attendere per osservare il suo decorso sperando per il meglio, soprattutto se da guadagnare c'è l'evitare una cura canalare.
La parola giusta è "iperemia", e indica un aumento del flusso sanguigno attraverso un organo, in questo caso la polpa del dente, che si verifica normalmente durante uno stato di sofferenza con reazione infiammatoria dei tessuti.
Le risposte migliori sono quelle semplici, anche a beneficio degli altri lettori che si imbatteranno su questa pagina, quindi ti dico che se il fastidio non interferisce con la vita di tutti i giorni, e soprattutto va scemando, allora è ovviamente una buona idea attendere per osservare il suo decorso sperando per il meglio, soprattutto se da guadagnare c'è l'evitare una cura canalare.