Salve dottore.
E' la prima volta che visito questo sito, pertanto mi scuso in anticipo per eventuali sgarri al regolamento e/o all'etica di questo blog, e mi scuso inoltre per lo scorretto utilizzo che faro' degli accenti
(colpa della tastiera).
Il mio problema sorge a novembre circa. Comincio a percepire con la lingua un piccolissimo foro sulla parte superiore di un molare inferiore dalla parte sinistra della bocca.
Primo errore: non vado a visita. Non mi reco da nessun dentista, ignorando il problema, fino al mese di gennaio, quando i dolori avevano cominciato a manifestarsi da qualche giorno.
Il dolore era forte e mi costringeva a svegliarmi persino di notte, ma tuttavia sopportabile.
Il dentista, durante la prima seduta, mi allevia il dolore inserendo direttamente nel buco (intanto allargato col tempo) un pezzo di cotone imbevuto di un qualche medicinale (nevralgina ?) e mi prescrive una radiografia a cui prontamente mi sottopongo per fargli capire l'entita' e la profondita' del buco. Inoltre mi prescrive una cura di antibiotici per 6 giorni, uno ogni 12 ore per il totale di 12 pillole.
Secondo errore: terminata la cura di antibiotici ed effettuata la radiografia, non mi reco dal dentista causa la mia imminente partenza per un viaggio all'estero di due settimane, terrorizzato dal possibile riacutizzarsi del dolore che, intanto, era completamente svanito.
Mi reco ultimamente, ad aprile.
Il dottore riguarda la radiografia, mi prescrive la stessa cura di antibiotici con lo stesso dosaggio e mi inserisce una pastella
direttamente nel foro per "preparare" il dente alla devitalizzazione. Inoltre copre ulteriormente il buco con del cotone asciutto.
Tornato a casa, un dolore indescrivibile, accompagnato da nausea e vertigini, emicrania e pallore, non tarda a colpirmi. Resisto un'ora ma poi sono costretto ad estrarre il cotone e la pastella dal buco. Dopo una mezz'oretta il dolore svanisce.
Completo la cura e mi presento oggi, 6 maggio, dal dottore.
Mi dice che il dente non e' ancora pronto. Mi prescrive la stessa cura, nuovamente, e mi inserisce nuovamente pastella e cotone nel foro, nonostante gli abbia riferito della disavventura risalente a 6 giorni fa.
Tornato a casa, torna dopo 6 giorni lo stesso dolore, malessere, debolezza e sintomi di svenimento, nausea e bruciore indescrivibili. Tento di resistere, provo a camminare e prendo anche una bustina di antinfiammatorio a base di ibuprofene. Niente. Il dolore non fa altro che aumentare, sull'orlo del collasso, dopo 3 ore, decido di eliminare nuovamente il cotone, ma questa volta senza rimuovere la pastella.
La situazione non cambia, dunque dopo mezz'ora rimuovo anche la pastella.
Ci tengo a sottolineare che la mia capacita' di sopportare il dolore e' molto elevata.
Ora, dottor Savone, come dovrei agire? Dovrei rivolgermi ad un altro dentista per evitare lo spiacevole inconveniente della pastella, o e' un passaggio imprescindibile nella cura della carie dentale? Purtroppo, come riferito anche al mio dentista, non riesco a sopportare il malessere fisico che mi provoca la pastella nel foro.
Cordiali saluti, mi perdoni per il disturbo.