Gentile dottore,
ieri mi sono recata dal dentista per cementare in maniera definitiva una corona (ho devitalizzato un molare dell'arcata superiore). Ad attendermi a studio c'era il solo odontotecnico che si è offerto di provvedere personalmente al lavoro. Alle mie iniziali rimostranze si è giustificato dicendo che era stato il dottore stesso a chiederglielo poiché si era dovuto assentare a causa di un impegno imminente. A quel punto le mie gentili rimostranze sono diventate vere e proprie lamentele, ho ricordato al tecnico che l'abusivismo è un reato penale e ho minacciato di denunciare lo studio. Alla fine si è scusato e io sono andata via fissando un nuovo appuntamento. A prescindere dal fatto che una volta terminato questo lavoro non ho intenzione di rimettere piede in quello studio, secondo lei come devo comportarmi? A fine seduta dovrei far presente al dottore quanto accaduto ieri?
Quando il dentista non c'è...
- Mauro Savone
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Re: Quando il dentista non c'è...
Se dai valore al rapporto terapeutico che c'è (stato) col medico, è sicuramente una buona idea fare le dovute rimostranze col collega che gestisce lo studio!