Studio Dentistico Mauro Savone Via Nettunense 226, Cecchina (Roma)

Turismo dentale: discount dal dentista in Croazia, Ungheria e Slovenia

turismo dentale

TL;DR (non ti va di leggere tutto perché è troppo lungo? Ecco il riassunto)
Il dentista rumeno, ungherese o croato costa di meno non perché è più buono di quello italiano, ma perché il costo della vita nel suo paese è molto inferiore; la differenza nei preventivi si ripaga sottoforma di costi e tempi dei viaggi, soprattutto se servono controlli e ritocchi a lavoro finito; ormai le cliniche estere più famose hanno tariffe quasi in linea con quelle italiane; benvenga andare fuori dai confini per risparmiare, ma se qualcosa va male, buona fortuna.

Un dentista italiano che parla di turismo dentale?

- Certo, come chiedere all'oste se il vino è buono...

E invece no, l'intento con cui scrivo queste righe è del tutto imparziale, e sto facendo finta di parlarne come se fossi solo una persona informata sui fatti, ma del tutto estranea al campo odontoiatrico.

I fatti

Croazia, Ungheria, Slovenia e Romania sono paesi che presentano due caratteristiche favorevoli: sono molto vicini all'Italia, ed hanno un costo della vita più basso rispetto al nostro, pur non dovendoci invidiare nulla per quello che riguarda le condizioni di vita; è naturale quindi che le cure dentali siano più economiche, anzi, a volte sono addirittura offerte gratuitamente ai residenti dal "pacchetto sanitario" statale.

Le considerazioni pratiche

Così come è conveniente acquistare via internet oggetti tecnologici direttamente dalla Cina, risparmiando sui costi della lunghissima catena distributiva (col rischio di problemi doganali, e praticamente l'assenza di garanzia), sembra conveniente anche spostarsi su distanze maggiori per andare dal dentista, se la ricompensa è un grosso risparmio, anche di migliaia di euro, sul preventivo (con lo scotto di non poter fare riferimento allo stesso medico in caso di urgenze, proprio a causa della distanza).
Quando ci sono più alternative tra cui scegliere, ci si orienta verso quella col miglior rapporto costi/benefici, ed in questo articolo cerco di analizzare vantaggi e svantaggi in modo che ogni lettore possa dare la propria valutazione ragionata del fenomeno.

Chi ha lo studio più bello?

La disponibilità tecnologica è ormai tale che non esiste una vera differenza, in termini di mezzi, tra paesi diversi; lo stesso discorso vale per i materiali, che sono reperibili tanto in Italia, quanto all'estero, semplicemente ordinandoli per corrispondenza; se un medico sceglie di fornirsi di attrezzature e materiali di standard elevato, ha i mezzi per farlo indipendentemente dal paese in cui si trova.
Il fattore reale su cui si gioca la differenza è invece la competenza dei singoli professionisti, e l'interesse che gli stessi hanno ad offrire un servizio valido, o la diligenza con la quale eseguono le prestazioni: gli strumenti più avanzati tecnologicamente, o i materiali più costosi e pregiati, sono inutili se il loro utilizzo non è coscienzioso, e un buon odontoiatra è in grado di offrire un ottimo servizio anche con strumentario non all'ultimo grido, e materiali meno costosi rispetto al "top di gamma".
Prudenza, competenza e diligenza sono al tempo stesso le qualità più importanti di un medico, e quelle che il paziente non è in grado di valutare, siccome non è "addetto ai lavori".

E chi fa le otturazioni più belle?

La mia esperienza personale con i lavori eseguiti in altri paesi non è incoraggiante, ma si riferisce a situazioni particolari: ogni volta che ho dovuto intervenire su lavori eseguiti in Romania, Ucraina, Polonia, si trattava di persone trasferitesi in Italia, e che avevano già curato i denti nel loro paese, oppure erano appositamente tornate nella città d'origine durante le vacanze per approfittare del costo molto inferiore delle terapie; una volta rientrati in Italia però, a fronte di problemi di vario tipo, non potevano certo organizzare un viaggio solo per farsi visitare dal collega loro connazionale; in altre occasioni, mi hanno addirittura detto che non volevano più farsi curare nel loro paese per sfiducia, ma si tratta di casi isolati.
Tutti i lavori che ho avuto modo di valutare, dalle otturazioni/ricostruzioni, alle protesi (sopratuttto fisse, quindi corone/capsule e ponti) erano stati eseguiti con estrema superficialità, ovvero con mezzi che forse erano adeguati, ma con l'intenzione di terminare la prestazione nel tempo più breve possibile, a discapito dei risultati.
Qualche esempio:

  • devitalizzazioni incomplete, cioè denti con la polpa rimossa, ma senza alcun sigillo canalare (il canale era stato lasciato completamente vuoto, libero di reinfettarsi, e nella maggior parte dei casi era davvero infetto, con granulomi e ascessi sotto le radici);
  • otturazioni, sia in composito che in amalgama, con margini infiltrati, debordanti o sotto-occlusi, ed infiltrati, e pavimento non completamente pulito, con carie ancora presenti; superfici occlusali completamente piatte, anziché modellate secondo la forma anatomica del dente, e materiali in alcuni casi porosi e anneriti col tempo;
  • corone/capsule con monconi imprecisi, cappette metalliche e margini di chiusura ancora più imprecisi, ponti in estensione su un singolo elemento.

Risultato: otturazioni distaccate dopo qualche mese (anche sugli incisivi), ascessi e fistole su denti devitalizzati, perdita di capsule e ponti, estetica inadeguata.
D'altronde è anche vero che se una persona si reca da me per via di un vecchio lavoro è perché ha un problema, mentre se il lavoro è impeccabile non ha motivo di venire nel mio studio.

Non ho potuto mai, invece, esaminare lavori eseguiti da colleghi d'oltre confine su persone italiane nei "centri d'eccellenza", ed è possibile che in questo caso il discorso sia diverso.
Tuttavia se il vicino di casa, appena tornato dalla Bulgaria dopo aver risparmiato quanto basta a pagarsi una settimana alle Canarie, vi dice che "il dentista era bravissimo", bisogna valutare con senso critico la recensione, siccome la bontà di un lavoro nella bocca si dimostra dopo qualche anno, e non dopo qualche settimana, e magari il collega di buono aveva solo la simpatia e l'affabilità (e questo potrebbe esser vero per qualunque dentista).

La logica commerciale

Il fenomeno del turismo dentale è squisitamente commerciale, proprio perché è legato al risparmio economico (e in questo senso va a braccetto col discorso del low-cost in Italia), quindi segue logiche altrettanto commerciali, ed è così che all'aumento della domanda, aumentano anche i prezzi (perché non si parla più di onorari, ma proprio di prezzi); all'aumentare dell'affluenza di "bocche paganti", chi offre il servizio è spinto ad aumentare il proprio profitto, e quindi a chiedere parcelle più elevate, stringendo il margine di risparmio sul servizio dentistico italiano.
Così se la grande clinica ungherese o croata vanta costi molto inferiori ai più rinomati studi dentistici italiani, magari gli stessi preventivi d'oltreconfine risultano paragonabili a quelli praticati dai piccoli studi del belpaese; mi capita di imbattermi nei tariffari di grandi centri odontoiatrici esteri, e di notare costi in linea con i miei, in alcuni casi addirittura più cari (esclusa la protesi, sulla quale il grande centro può guadagnare in quantità); se da una parte è impossibile confrontare la competenza del dentista ungherese/sloveno/croato con quella del collega italiano, dall'altra è probabile che con un medico vicino casa sia più semplice instaurare un rapporto umano, che non col collega straniero che in tre giorni completa l'intero lavoro, e non vedrete più per chissà quanto, se non mai.
A meno che non si abiti sul confine, qualunque tipo di visita in urgenza è fuori discussione, non credo che prendereste l'aereo solo per far cementare un ponte che si è staccato: le spese dei viaggi ripetuti supererebbero il risparmio, e si sommerebbero al disagio del doversi spostare; oppure bisognerebbe rivolgersi ad un collega italiano, che naturalmente si farebbe pagare per svolgere semplici sedute di manutenzione che sarebbero invece state gratuite se avesse lui stesso eseguito il lavoro; d'altro canto, in assenza di manutenzione periodica (necessaria per i lavori di protesi), si rischia di compromettere il lavoro e di gettare all'aria la spesa sostenuta.

Il buono ed il cattivo

Sarebbe fuoriluogo santificare il dentista bulgaro perché fa prezzi popolari, e demonizzare quello italiano assetato di denaro, per due buoni motivi:

  1. Vista la differenza del costo della vita tra Italia e paesi dell'est, in entrambi i casi vengono applicati gli onorari relativi al mercato professionale di appartenenza; piuttosto, è il paziente italiano che si avvantaggia dei servizi di un paese dove ha un maggior potere di acquisto; non solo, ma capita che il dentista bulgaro aumenti artificiosamente il costo delle cure per i pazienti italiani, conscio del fatto che comunque questi ultimi troverebbero sempre competitivo il suo tariffario.
  2. I colleghi stranieri, nell'intervenire su pazienti italiani, si trovano a lavorare in condizioni di responsabilità di gran lunga inferiore: in Italia sta prendendo piede la moda di denunciare il medico "per sport", per evitare di pagare il lavoro, o per racimolare un gruzzoletto come rimborso danni; questo aumenta il rischio d'impresa del dentista italiano, e si riflette sui suoi onorari, mentre non riguarda affatto il collega estero, perché il paziente italiano, piuttosto che far causa in un paese straniero dove la giurisprudenza è diversa dalla nostra, e sottostare a trasferte continue per presenziare in tribunale, evita del tutto di procedere per vie legali.

Esiste allora un dentista buono ed uno cattivo?

Per concludere

Per il cittadino italiano che vive a Trieste o Udine può essere un'alternativa percorribile andare nella prima cittadina oltreconfine, dal dentista "bravo ed economico" che gli ha consigliato il vicino di casa, anche solo per conoscerlo; chi invece sarebbe costretto a imbarcarsi in aereo per un appuntamento al buio, forse deve fare qualche valutazione in più.
Concludendo, scegliete pure in tutta libertà se dare fiducia al made in Italy, oppure avventurarvi nei mercati esteri, ma piuttosto che lamentarvi di quanto sono cari i dentisti, cominciate a prendervi cura dei vostri denti, in modo da non averne bisogno!

Ultima modifica: 1 Sep 2014, 13:22
Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001.