Studio Dentistico Mauro Savone Via Nettunense 226, Cecchina (Roma)

Impianti messi all'estero, non è così banale togliere i punti in Italia

il blog di un dentista

Mi raggiunge una persona che aveva intrapreso un intervento di implantologia in un paese estero, e per motivi di lavoro era dovuto tornare in Italia prima di poter rimuovere le suture; si era rivolto a me per rimuoverle convinto fosse una questione banale.

Dal lato tecnico, è vero, si tratta di una operazione normalmente molto semplice e rapida, tuttavia il lavoro del medico si fonda sulla responsabilità, e se togliere dei punti, in sé e per sé, è una cosa da poco, quello che sottende è molto più importante, infatti se ci sono dei punti da togliere, vuol dire che è stato eseguito un intervento chirurgico in quella zona! E l'atto chirurgico della rimozione suture altro non è che la logica conclusione, a distanza normalmente di 10-14gg, dell'intervento chirurgico iniziale.

Faccio l'esempio che ho fatto al diretto interessato.

E' come se faceste costruire una casa dalla impresa edile A, ed a lavori compiuti chiamaste il serramentista B per cambiare la maniglia di una finestra; tutto semplice e immediato, e nell'ordinaria gestione delle cose, no? Mica tanto, perché in realtà non stiamo parlando di edilizia ma di medicina, e in medicina succede che se la casa crolla dopo che il serramentista B ha cambiato la maniglia, l'impresa edile A può lavarsene le mani (o quasi) indicando la sostituzione della maniglia come la reale causa dell'incidente, in quanto ha modificato la casa così come l'aveva costruita l'impresa. In gergo, questo si chiama interruzione del nesso di causalità, e consiste proprio in quello che ho raccontato: se qualcuno mette mano su un lavoro altrui, ne diventa automaticamente responsabile.

In altre parole, se un domani fosse successo che gli impianti fossero caduti, che il paziente avesse sofferto di un ascesso fulminante, o qualunque altra potenziale per quanto improbabile complicanza, il medico originario (residente ed operante all'estero, e quindi già relativamente tutelato dalla macchinosità del doverlo coinvolgere in un procedimento legale aldifuori dell'Italia) avrebbe potuto dire che in realtà è stata tutta colpa del dr. Savone che ha compiuto chissà quale mostruosità nel rimuovere i punti. E la persona in questione, se non fosse riuscita a rivalersi sul medico straniero, avrebbe potuto seguire la scorciatoia e aggredire legalmente il sottoscritto. Che sarebbe stato colpevole solo di aver fatto un favore rimuovendo delle suture.

Al che sorge spontanea la domanda, ma chi me lo fa fare?

La persona dell'aneddoto mi ha detto che aveva capito ma in realtà non ha voluto capire, perché si è alterata (fin quando gli ho ricordato che non c'era nulla per cui alterarsi col sottoscritto, siccome ero estraneo ai fatti), insistendo che le stessi negando una sciocchezza per la quale si trovava in difficoltà, e senz'altro è andata via lanciandomi qualche maledizione, ma anche fosse credo nel karma.

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