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Un'analisi numerica dell'Enpam che fa sorgere delle domande

il blog di un dentista

Questo è un articolo che ho cercato di rendere masticabile anche dai non addetti ai lavori, nonostante sia indirizzato soprattutto ai miei colleghi liberi professionisti.
Complice forse il tempo libero dovuto alla serrata da COVID-19, su indicazione di un collega sono andato a spulciare i bilanci pubblicati dall'Enpam.
Sono bilanci pubblici, ma si vede che non li legge quasi nessuno dei colleghi, perché altrimenti ad oggi ci sarebbe già dovuta essere una reazione di massa.

Apriamo con una storiella:

Quattro amici medici vanno al ristorante. Uno è medico di medicina generale (rappresenta tutti i MMG), uno è uno specialista ambulatoriale (rappresenta tutti gli SA), poi ci sono un medico di specialistica esterna (rappresenta tutti gli specialisti esterni) e uno che esercita la libera professione (e rappresenta tutti i liberi professionisti, dentisti inclusi).
- il MMG ordina aragosta, caviale, ostriche e champagne, il suo conto è 250€
- lo specialista ambulatoriale mangia una fiorentina, e paga 25€
- lo specialista esterno si fa arrivare un piatto di spaghetti all'astice da 22€, ma in tasca ha solo 10€ e fa pagare il resto agli altri...
- il libero professionista ordina una tagliata con la rucola.... ed il suo conto è 100€. Sì, 100€ per una tagliata, e allora?! Lui paga senza battere ciglio (compreso il buffo dello specialista esterno) e ringrazia.

Il libero professionista ci fa la figura dello scemo... ma questa è l'allegoria del bilancio Enpam.

A seguire le mie fonti:
Bilancio consuntivo 2018
Bilancio di previsione 2020
Bilancio sociale 2019 relativo al 2018
Infografica Enpam

L'Enpam è presidenziato da Alberto Oliveti, con uno stipendio mensile di 53mila euro. Questo ha suscitato scalpore (ma perché poi?) e Oliveti si è trovato a replicare alle domande dei giornalisti in merito.
Un articolo tra tutti:

dove Oliveti spiega che...



l'Enpam ha i conti in ordine, ovvero non ci sono ammanchi di bilancio e irregolarità finanziarie. Insomma, fa il suo normale lavoro. Quindi percepisce il suo... normale... stipendio.

L'Enpam raccoglie denaro col versamento -obbligatorio- dei contributi da parte dei medici, ciascuno per quanto gli compete in funzione del tipo di lavoro che svolge: per ogni fondo (la quota A viene pagata indistintamente da tutti gli iscritti Enpam) c'è un bilancio tra entrate (quello che gli iscritti pagano ogni anno) e uscite (le pensioni che vengono pagate a chi ha smesso di lavorare).
Seguono i bilanci, approssimati al milione di euro, per ogni fondo, come tratto dal bilancio consuntivo 2018:
    - Quota A: 152mln
    - Quota B: 559mln
    - Medicina generale: 398mln
    - Specialistica ambulatoriale: 72mln
    - Specialistica esterna: -17mln (quindi un disavanzo, e non un avanzo)

I liberi professionisti hanno permesso all'Ente un guadagno netto di 559 milioni di euro, mentre le altre categorie di iscritti, complessivamente sommate (inclusi gli specialisti esterni che pagano meno di quanto prendono...) fanno guadagnare 453 milioni di euro. E poi ci sono 152 milioni di quota A pagati da tutti.

Cioè i liberi professionisti da soli "alzano" il 55% dei guadagni Enpam escludendo la quota A, o il 48% se vogliamo includere anche quella (usando i dati del bilancio di previsione 2020, si arriva addirittura a percentuali dell'86% e 76% rispettivamente, ma sono dati di previsione e soggetti a variazione).

Questi grafici mostrano quanto ogni categoria versa, e quanto percepisce di pensione:

e questa è una mia rielaborazione dell'ultimo grafico, dove i dati vengono mostrati in proporzione alle pensioni versate:



Ho dovuto triplicare la larghezza del grafico perché riuscissi a far entrare la barra verde dei liberi professionisti.

Ci mancavano i grafici a torta, questa è la percentuale di peso dei contributi per ogni categoria:

e questa è la stessa cosa, ma relativa alle pensioni pagate:



La quota B pesa per il 24% delle entrate lorde totali, ma paga il 9% delle pensioni totali. Per tutti gli altri fondi il discorso è invertito.

Ho cercato, ma nel bilancio non viene reso trasparente quanto sia il peso percentuale degli odontoiatri sul totale dei contributi versati di quota B.

Quanti sono i liberi professionisti iscritti ad Enpam?



considerando il totale uguale agli iscritti in Quota A (366 mila), i 177 mila professionisti costituiscono sostanzialmente la metà del totale.

Noi indipendenti generiamo più di metà degli utili Enpam, e costituiamo quasi la metà degli iscritti all'ente, quindi si potrebbe pensare che abbiamo una capacità di rappresentanza proporzionale nel direttivo, giusto?



L'assemblea nazionale è composta da 177 membri; di questi, solo 25 (il 14% del totale) sono liberi professionisti (11 dagli Albi degli Odontoiatri, e 14 candidati indipendenti nazionali). Riassumendo, noi indipendenti forniamo il 55% degli utili fuori quota A, rappresentiamo la metà degli iscritti, ma decisionalmente pesiamo per il 14%. Cioè c'è una maggioranza schiacciante che ha deciso che la "minoranza" deve pagare almeno il triplo di quello che pagano gli altri (se il rapporto contributi/pensioni della quota B è pari a 4.9, e al secondo posto c'è la quota A con 1.58, noi abbiamo un rapporto pari a più del triplo di quest'ultimo).

La solidità finanziaria dell'Enpam di chi è merito, a questo punto? O meglio, a discapito di chi viene ottenuta?

Dopo questa mole di informazioni, dovrebbero sorgere spontanee molte domande.
Ne pongo una prima delle altre, in assenza di risposta alla quale sarebbe palese la mancata volontà di trasparenza da parte del direttivo Enpam:

perché questa sproporzionata disparità contributiva e rappresentativa?

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gravatar di Mauro Mauro
22 Apr 2020, 14:13
Il presidente Enpam, oltre ad esercitare come medico, è anche presidente Enpam Real Estate e Adepp, ed almeno per la prima cosa immagino percepisca un ulteriore stipendio. Il manager/CEO di un'azienza privata che è pagato in questa misura, come dici tu lo è perché possiede competenze e preparazione proporzionale al suo stipendio, ma non trovo sul C.V. del presidente Enpam riferimenti a formazione specifica nel campo finanziario/economico, o esperienza professionale di alto livello maturata nella stessa area.
Probabilmente in materia elettorale, oltre ad essere scarsa la partecipazione alle elezioni ordinistiche (e le elezioni elettroniche a distanza, che indette in fretta nell'attuale frangente Enpam potrebbero far sorgere altre domande, se organizzate in modo routinario sia per gli Ordini che per Enpam aiuterebbero molto ad aumentare l'affluenza) penso sia complice il non comprendere che la valenza dell'esito elettorale ordinistico ha ripercussioni importarti anche in Enpam.
gravatar di Stefano Stefano
22 Apr 2020, 13:14
Lo stipendio del Presidente è allineato con quelli di molti Manager, purtroppo Lui non è un Manager e sul mercato dei Manager dubito che lo cercherebbero e gli offirebbero quel compenso.
In compenso alri Presidenti di Casse Professonisti (es Farmacisti) prendono infinite volte meno.
Anche perchè non dimentichiamolo si tratta di un lavoro part-time, viene infatti svolto in aggiunta al lavoro di Medico.
Ovviamente non è solo il Presidente poi che prende determinate cifre, ma utto l'entourage.
Spiace ma pare che ai Medici ed agli Odontoiatri questi problemi interessino pocom malgrado siano propriole Elezioni Ordinistiche il posto dove far sentire la propria voce rimangono snobbate dalla maggioranza.
Così una piccola minoranza si autoperpetua e si auropremia.
gravatar di Mauro Mauro
22 Apr 2020, 11:07
E mi sono limitato a parlare dello stipendio del presidente, e della iniquità dei contributi obbligatori, ma potremmo approfondire anche il discorso delle elezioni organizzate in fretta e furia in modo telematico piuttosto che semplicemente posticiparle, o della inefficiente strategia di investimento che lascia una piccolissima fetta ai mercati azionari, e una importante a quelli immobiliari... ma sono solo speculazioni. O no?
gravatar di Mauro Mauro
22 Apr 2020, 11:03
Grazie del tuo intervento Francesco.
La domanda è retorica "inter nos", lo sarebbe molto meno in una interrogazione ufficiale posta all'ente.
A me piacciono le cose semplici (che non vuol dire "facili"), e tutto diventa semplice se siamo in tanti a muoverci.
Per fare cosa?
Gli strumenti esistono, per cominciare si può inondare la casella PEC dell'Enpam con interpelli ufficiali che chiedono di risolvere immediatamente questa disparità contributiva; in caso di una -probabile- risposta insufficiente, a salire di livello ci sono altri interventi possibili, fino forse anche alla class action (non sono un avvocato e servirebbe un parere informato).
L'unico reale requisito è muoverci in massa, quindi occorre il passaparola tra amici, conoscenti, gruppi di facebook e quant'altro; una volta raggiunto questo traguardo, che è secondo me l'unico reale ostacolo, basterà fare le nostre richieste e regolarci di conseguenza.
gravatar di Francesco Francesco
22 Apr 2020, 10:30
La domanda mi sembra retorica. Proponi una soluzione?
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