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Posta certificata gratuita, ovvero tutti costretti a pagare la PEC

il blog di un dentista

Avevo parzialmente cantato vittoria quando il progetto della posta elettronica certificata "per tutti" era stato, a suo tempo, solo sfiorato senza venir messo in atto, ma a quanto pare invece ci hanno riprovato, e stavolta ci sono riusciti.
Adesso ognuno può aprire una casella di posta elettronica certificata senza spendere nulla... ovvero l'ha già pagata con i soldi delle sue tasse, senza essere interpellato prima per sapere se gli servisse a qualcosa o meno (mi viene in mente la proverbiale casalinga di Voghera).
Siccome in altri miei post (inserire la parola "certificata" nel modulo di ricerca interna del sito, in alto a destra) ho già discusso di come secondo me la PEC è assolutamente superflua, oggi commenterò riguardo al sito ufficiale rivolto all'iniziativa, postacertificata.gov.it (tutte le opinioni espresse riguardano i fatti evidenziabili in data odierna, 30 aprile 2010; è possibile, e me lo auguro sinceramente, che le varie "magagne" siano corrette in futuro).
  • In alto campeggia il logo "PostaCertificat@", tuttoattaccatoeconlachiocciolaallafine, degno del blog di un dodicenne;
  • l'URL delle pagine ha la misteriosa estensione ".dot", che è comunemente associata ai file di modello di Microsoft Word; per i non addetti ai lavori, le estensioni più comuni sul web sono .(s)htm(l), .php ed .asp (che rappresentano ciascuna una ben precisa tecnologia sul server), la .dot non ho idea di cosa rappresenti, aldilà della vivace fantasia di chi l'ha scelta ("dot" in inglese significa "punto", quindi, in inglese, l'estensione ".dot" si legge "punto punto"... "due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo" direbbe Totò);
  • sia nel codice sorgente delle pagine, che sulle icone a pié pagina, si dichiara che il sito è compatibile con lo standard "XHTML 1.0 Strict"; peccato che i link al Validator W3C siano scritti erroneamente e quindi perfettamente inutili, e comunque nessuna delle pagine venga validata, per un motivo o per l'altro, né per XHTML, né per CSS;
  • sul fondo della barra di navigazione, a sinistra, campeggia quella che siamo stati abituati a trovare nei blog Wordpress più curati, in alcuni portali, o in generale sui siti di informazione: una "tag cloud" animata in formato flash; peccato che nel caso del sito sulla PEC si tratti di una immagine statica JPG fatta per sembrare una tag cloud dinamica: come quelle magliette che ogni tanto si trovano sulle bancarelle, che sembrano di marca ma che invece a guardar bene hanno nel logo qualche particolare che le identifica subito come falsi;
  • la ricerca interna al sito produce risultati quanto mai confusionari; il motore di ricerca interno a questo sito, similarmente a come succede per i motori di ricerca più noti, fornisce un estratto delle pagine in cui compaiono le parole ricercate, per poter capire subito se la pagina è pertinente o meno, ed inoltre esclude dalla ricerca la parte "ripetitiva" delle pagine, come i testi del menu, dei disclaimer, ed altri elementi che non costituiscono "contenuti" veri e propri; sul sito della PEC invece i risultati sono largamente non pertinenti, non viene mostrata la frase in cui sono contenuti i termini di ricerca, e la maggior parte dei risultati si riferisce proprio a elementi ripetuti su tutte le pagine, come i disclaimer (provate a cercare la parola "registrazione");
  • dulcis in fundo, il motivo per cui sono venuto a contatto con quel sito ed ho scritto questo sfogo: un familiare pretendeva di aprire una casella PEC, e nonostante sconsigliato da me, ha avviato la procedura di registrazione di sua iniziativa; ha commesso però un errore nell'inserimento dell'indirizzo di posta elettronica tradizionale, e nella necessità di annullare la richiesta di attivazione, per riformularla con la mail di riferimento giusta, è stato rimandato, tramite contatti telefonici, alla sezione "annullamento" del sito, che a sua volta rimanda alla sezione "Documenti e Manuali", per scaricare il "Modulo di richiesta annullamento"... ebbene, tale modulo non esiste.
Evviva la PEC gratuita per tutti.
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gravatar di teresina podda teresina podda
8 Oct 2014, 21:05
è una cosa impossibile da usare. non si capisce niente, si rende cosi difficile accedere alla PEC ed è difficile anche cancellarsi. non si pensa al cittadino ma solo a creare cavolate. grazie
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