Il titolo è un po' clickbait ed è voluto.
No, è ovvio che non puoi lasciare in bocca un dente bucato anche se non fa male!
Questo articolo è dedicato a tutti i miei adorati pazienti che si ricordano di me solo quando non riescono a dormire la notte, fregandosene beatamente se diversi mesi prima li avevo avvisati che dovevano curarsi subito perché quella carie prima o poi avrebbe iniziato a fare male (se mi state leggendo, sapete che parlo proprio di voi, già, perché siete in buona compagnia); e viene scritto adesso non a caso, infatti proprio in questo periodo di fine anno sono preso d'assalto da pazienti che hanno urgenza di venire curati perché hanno mal di denti; nella quasi totalità dei casi si tratta di persone che sapevano già di avere un dente bucato, o comunque un problema che andava sistemato, e in buona parte di questi casi ero stato io stesso ad avvisarli che dovevano porre rimedio appena possibile perché prima o poi avrebbe dato dolore.
Se un dente è malato, e per una concessione della sorte non sta facendo male, non c'è da chiedersi se un domani farà male, perché non è questione di "se", ma solo di "quando"; e per la legge di Murphy, inizierà a fare male quando uno meno se lo aspetta, quando ha la massima probabilità di arrecare il maggior disagio possibile per il paziente, e quando il dentista non ha tempo disponibile per ricevere subito il paziente e dovrà mettersi a disagio egli stesso se deve comunque vederlo subito.
Il copione della scena che si dipana normalmente è questo (premessa, per mia scelta lavoro pochi giorni a settimana, ed è facile impegnare i limitati orari che metto a disposizione):
Dentista (durante una visita, in tempi non sospetti): C'è questo dente con una carie estesa, non è più vitale, la polpa al suo interno è morta, va devitalizzato appena possibile per evitare che la carie continui a danneggiarlo, e che si formi un ascesso
Paziente: Ok dottore, mi organizzo appena possibile e la chiamo per un appuntamento
Paziente (pensando tra sé e sé): ...sì, col cavolo, io tutti 'sti soldi non li spendo, non mi fa male e cascasse il mondo me lo tengo così, c'ho quattro feste di compleanno 'sto mese e ci mancava pure 'sto ladro di dentista
Qualche mese dopo... di sabato sera. Alle ore 23 e a ridosso di un periodo di festa.
Paziente (disperato, via whatsapp siccome si rende conto che sarebbe indecente telefonare a quest'ora): dottoreeeeeee ho doloreeeeeeee la prego mi aiutiiiiiiii sto maleeeee non dormo da una settimanaaaaaa ho già preso cinque permessi al lavoroooo si ricorda quel dente che avevamo visto due mesi fa [in realtà erano CINQUE mesi prima, ma i pazienti hanno memoria corta per le loro misfatte, fortuna che scrivo tutto in cartella; NdR] tutto rotto marcio bucato e che mi aveva detto che andava curato? ecco ADESSO MI FA MALE e mi deve vedere IL PRIMA POSSIBILE!!!!!
Dentista: Ricevuto, da quanto tempo è comparso il dolore?
Paziente: da un paio di settimane dottore.
Dentista (pensando tra sé e sé): COME DA UN PAIO DI SETTIMANE?!? ma tu guarda 'sto genio ha dolore da due settimane e mi chiama solo ora?!? Lo potevo far venire subito se solo mi avesse avvisato
Dentista: mi dia solo un minuto, verifico la mia disponibilità in agenda...
Dentista (controllando l'agenda e pensando tra sé e sé): ti pareva, adesso il primo appuntamento che posso dare è tra 10 giorni, ma se l'è cercata, e chi è causa del suo mal pianga sé stesso
Dentista: purtroppo il primo appuntamento che posso dare è tra 10 giorni...
Paziente: ma come dottoreeeeeeeeeeeee io sto maleeeeeeeeeee E' UNA URGENZAAAAA mi deve vedere SUBBBBBITOOOOOOOO
Dentista: ricordo bene che l'avevo avvisata del problema mesi fa, ora mi dice che il dolore è comparso da due settimane, ad esempio ieri avrei avuto giusto il tempo di vederla se mi avesse avvisato... ora sono in difficoltaà perché la mia agenda mi permette di riservarle il tempo necessario solo la prossima settimana
Paziente: lo so dottoreeeeee mi dispiace di non averle dato retta subito ma io sto troppo maleeeeee
Dentista: se l'è cercata e chi è causa del suo mal pianga sé stesso! ehm scusi, intendevo dire che potrei vederla in via eccezionale dopodomani... ho un piccolo spazio libero... forse riesco a fare qualcosa...
Paziente: ma come dopodomaniiiiiii ma non può vedermi adessooo?!??
A questo punto, la conversazione procede in base al rapporto che c'è col paziente; in ogni caso, la morale della favola è che in odontoiatria non esistono urgenze, o meglio, a parte i traumi con fratture di denti o protesi, distacchi di ponti, ed eventi simili, che sono a pieno diritto urgenze (ma sono nel complesso anche infrequenti), tutte le altre situazioni "urgenti" sono in realtà tragedie annunciate, nelle quali il paziente sapeva abbondantemente per tempo, ma ha scelto di ignorare il problema finché questo non è scoppiato.
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